LA SQUADRA
Per Aranycsapat (in magiaro: Squadra d’Oro), si intende la Nazionale ungherese di calcio che ottenne risultati leggendari negli anni Cinquanta del secolo scorso. Tra il 1950 e il 1956 disputò 69 partite con un bilancio sensazionale: 58 vittorie, 10 pareggi e una sola sconfitta, quella nella finale della Coppa Rimet 1954 che la privò dell’ultimo gradino verso l’olimpo. Questa squadra prodigiosa vinse la Coppa Internazionale 1948-1953 e l’oro olimpico a Helsinki nel 1952: mancò appunto solo l’alloro iridato.
Ruolino di marcia a parte, la grande Ungheria viene ricordata per aver inflitto alcune pesantissime sconfitte alle migliori compagini europee del periodo. Basti per tutte il clamoroso 3-6 rifilato all’Inghilterra il 25 novembre 1953 a Wembley, con cui stupì il mondo e consolidò la propria fama. Dopo la Rivoluzione d’Ottobre 1956, quella meravigliosa macchina fu smembrata. Una storia irripetibile che resiste all’usura del tempo. Il commissario tecnico di quella squadra è stato Gusztav Sebes.
LA SERIE INFINITA
Riportiamo di seguito la serie senza sconfitte tra il 1950 e la semifinale iridata 1954.
Data | Luogo | Avversario | Risultato | Validità | Marcatori | Spettatori |
4 giugno 1950 | Varsavia | Polonia | 5–2 | Amichevole | Puskás (2), Szilágyi (3) | 60000 |
24 settembre 1950 | Budapest | Albania | 12–0 | Amichevole | Puskás (4), Budai (3), Palotás (2), Kocsis (2) | 38000 |
29 ottobre 1950 | Budapest | Austria | 4–3 | Amichevole | Puskás (2), Szilágyi | 45000 |
12 novembre 1950 | Sofia | Bulgaria | 1–1 | Amichevole | Szilágyi | 35000 |
27 maggio 1951 | Budapest | Polonia | 6–0 | Amichevole | Kocsis (2), Sándor, Puskás (2), Czibor | 42000 |
14 ottobre 1951 | Ostrava | Cecoslovacchia | 2–1 | Amichevole | Kocsis (2) | 45000 |
18 novembre 1951 | Budapest | Finlandia | 8–0 | Amichevole | Hidegkuti (3), Kocsis (2), Czibor, Puskás (2) | 40000 |
18 maggio 1952 | Budapest | Germania Est | 5–0 | Amichevole | Hidegkuti (2), Szusza, Kocsis, Sándor | 38000 |
15 giugno 1952 | Varsavia | Polonia | 5–1 | Amichevole | Kocsis (2), Puskás (2), Hidegkuti | 50000 |
22 giugno 1952 | Helsinki | Finlandia | 6–1 | Amichevole | Puskás (2), Bozsik, Kocsis (3), Palotás | 25000 |
15 luglio 1952 | Turku | Romania | 2–1 | Olimpiadi 1952 | Czibor, Kocsis | 14000 |
21 luglio 1952 | Helsinki | Italia | 3–0 | Olimpiadi 1952 | Palotás (2), Kocsis | 20000 |
24 luglio 1952 | Kotka | Turchia | 7–1 | Olimpiadi 1952 | Palotás, Kocsis (2), Lantos, Puskás (2), Bozsik | 20000 |
28 luglio 1952 | Helsinki | Svezia | 6–0 | Olimpiadi 1952 | Puskás, Palotás, Lindh (aut.), Kocsis (2), Hidegkuti | 35000 |
2 agosto 1952 | Helsinki | Jugoslavia | 2–0 | Olimpiadi 1952 | Puskás, Czibor | 60000 |
20 settembre 1952 | Berna | Svizzera | 4–2 | Coppa Internazionale | Puskás (2), Kocsis, Hidegkuti | 30000 |
19 ottobre 1952 | Budapest | Cecoslovacchia | 5–0 | Amichevole | Hidegkuti, Egresi, Kocsis (3) | 48000 |
26 aprile 1953 | Budapest | Austria | 1–1 | Amichevole | Czibor | 44000 |
17 maggio 1953 | Roma | Italia | 3–0 | Coppa Internazionale | Hidegkuti, Puskás (2) | 80000 |
5 luglio 1953 | Stoccolma | Svezia | 4–2 | Amichevole | Puskás, Budai, Kocsis, Hidegkuti | 40000 |
4 ottobre 1953 | Sofia | Bulgaria | 1–1 | Amichevole | Szilágyi | 45000 |
4 ottobre 1953 | Praga | Cecoslovacchia | 5–1 | Amichevole | Csordás (2), Hidegkuti, M. Tóth, Puskás | 47000 |
11 ottobre 1953 | Vienna | Austria | 3–2 | Amichevole | Csordás, Hidegkuti (2) | 65000 |
15 novembre 1953 | Budapest | Svezia | 2–2 | Amichevole | Palotás, Czibor | 80000 |
25 novembre 1953 | Londra | Inghilterra | 6-3 | Amichevole | Hidegkuti (3), Puskás (2), Bozsik | 100000 |
12 febbraio 1954 | Il Cairo | Egitto | 3–0 | Amichevole | Puskás (2), Hidegkuti | 28000 |
11 aprile 1954 | Vienna | Austria | 1–0 | Amichevole | Happel (aut.) | 65000 |
23 maggio 1954 | Budapest | Inghilterra | 7–1 | Amichevole | Lantos, Puskás (2), Kocsis (2), M. Tóth, Hidegkuti | 92000 |
17 giugno 1954 | Zurigo | Corea del Sud | 9–0 | Mondiali 1954 | Puskás (2), Lantos, Kocsis (3), Czibor, Palotás (2) | 18000 |
20 giugno 1954 | Basilea | Germania Ovest | 8–3 | Mondiali 1954 | Kocsis (4), Puskás, Hidegkuti (2), J. Tóth | 65000 |
27 giugno 1954 | Berna | Brasile | 4–2 | Mondiali 1954 | Hidegkuti, Kocsis (2), Lantos | 60000 |
30 giugno 1954 | Losanna | Uruguay | 4–2 (d.t.s.) | Mondiali 1954 | Czibor, Hidegkuti, Kocsis (2) | 37000 |
LA PARTITA DEL SECOLO
25 novembre 1953, Londra (Inghilterra), Wembley Stadium, amichevole
Inghilterra-Ungheria 3-6
Inghilterra: Merrick, Ramsey, Eckersley, Wright (C), Johnston, Dickinson, Matthews, Taylor, Mortensen, Sewell, Robb. Commissario tecnico: Walter Winterbottom.
Ungheria: Grosics (78° Geller), Buzanszky, Lantos, Lorant, Bozsik, Zakarias, Budai, Kocsis, Hidegkuti, Puskas (C), Czibor. Commissario tecnico: Gusztav Sebes.
Arbitro: Horn (Olanda).
Reti: 1° Hidegkuti, 13° Sewell, 20° Hidegkuti, 24° Puskas, 27° Puskas, 38° Mortensen, 50° Bozsik, 53° Hidegkuti, 57° Ramsey rigore.
Spettatori: 105.000.
IL MIRACOLO DI BERNA
4 luglio 1954, Berna (Svizzera), Wankdorf Stadium, finale della Coppa Rimet 1954
Germania Ovest-Ungheria 3-2
Germania Ovest: Turek, Posipal, Kohlmeyer, Eckel, Liebrich, Mai, Rahn, Morlock, O. Walter, F. Walter, Schafer. Commissario tecnico: Sepp Herberger.
Ungheria: Grosics, Buzanszky, Lantos, Lorant, Bozsik, Zakarias, Czibor, Kocsis, Hidegkuti, Puskas (C), M. Toth. Commissario tecnico: Gusztav Sebes.
Arbitro: Ling (Inghilterra).
Reti: 6° Puskas, 8° Czibor, 10° Morlock, 18° Rahn, 84° Rahn.
Spettatori: 62.500.
I PROTAGONISTI

Gusztáv Sebes (1906-1986)
Nato Gusztáv Scharenpeck. Centrocampista dell’MTK Hungaria con una presenza in Nazionale, è stato commissario tecnico dell’Ungheria dal 1949 al 1957. Sebes è dunque l’architetto dell’Aranycsapat, che schierò con il rivoluzionario 3-2-3-2 sfruttando la figura di Hidegkuti come centravanti arretrato, consentendo ai micidiali Puskas e Kocsis di inserirsi in zona gol. Con la Nazionale ha vinto l’oro olimpico a Helsinki 1952 e la Coppa Internazionale 1948-1953, più un campionato con l’Ujpest nel 1960. 69 partite in carica alla guida dell’Ungheria, con una sola sconfitta: sensazionale.

Gyula Grosics (1926-2014)
Lo storico portiere della Squadra d’Oro. Titolare dell’Honvéd e poi del Tatabanya, vince 4 volte il campionato ungherese. Ha difeso i pali della Nazionale per 86 volte ed è passato alla storia del calcio ungherese con il soprannome di Fekete párduc (“Pantera Nera”), per il colore della divisa che all’epoca era considerata una novità. Ha disputato anche i Mondiali del 1958 e del 1962. Era figlio di un minatore, originario della città di Dorog. Nei primi anni ’90 ha tentato senza fortuna la carriera politica. Nel 2009 aveva ricevuto la cittadinanza onoraria di Budapest.

Jenő Buzánszky (1925-2015)
Terzino destro titolare della Grande Ungheria. Dopo gli inizi nel Pecs, ha trascorso l’intera carriera al Dorog. Debutta in Nazionale nel 1950 contro la Bulgaria, vestendo la maglia della rappresentativa per 48 volte. Ha guidato il club della sua vita in tre periodi distinti come allenatore, fino al termine degli anni Settanta. Prima di diventare uno dei membri dell’Aranycsapat era stato operaio nelle ferrovie dello stato e poi, nel dopo carriera, nelle miniere di carbone di Dorog, Lo stadio della sua città natale porta il suo nome. Oro olimpico 1956 e sempre presente nella Rimet 1954.

Mihály Lantos (1928-1989)
Nato Mihály Lendenmayer, terzino sinistro storico dell’MTK Hungaria. Con il club della Polizia segreta ungherese ha vinto 3 campionati, una coppa nazionale e la Mitropa Cup 1955. Dotato di lancio lungo per avviare i contrattacchi, è stato un buon esecutore di calci piazzati. Ha totalizzato 52 presenze e 5 reti in Nazionale tra il 1949 e il 1956, conquistando tutti i trofei della Grande Ungheria. Ebbe una lunga carriera da allenatore, svolta tutta in patria ad eccezione degli inizi come secondo del mentore Bukovi in Grecia all’Olympiacos. Lantos è scomparso nel 1989 a 61 anni: riposa nel cimitero di Budapest. Nel 2009, a 20 anni dalla scomparsa, gli è stato intitolato l’allora nuovo centro sportivo dell’MTK.

Gyula Lóránt (1923-1981)
Nato Gyula Lipovics. Nato a Koszeg, vicino al confine con l’Austria, è stata la “roccia” della difesa dei Mighty Magyars. Fisicamente possente, iniziò a giocare a livelli importanti all’alba degli anni ’40. Nel 1949, quando la leggenda doveva ancora compiersi, fuggì con due compagni di squadra verso ovest e internato: fu l’intervento provvidenziale di Sebes e del ministro dell’interno Kadar a scongiurare il peggio. 37 volte nazionale, ebbe una lunga carriera d’allenatore in Germania (anche sulla panchina del Bayern Monaco). Sulla panchina del PAOK Salonicco, dove nel 1976 aveva vinto uno storico titolo greco, trovò la morte in campo: in seguito fu scoperto che aveva avuto altri due recenti attacchi di cuore.

József Bozsik (1925-1978)
Fece il debutto in prima divisione nel 1943 con la casacca del Kispesti AC (poi Honvéd) e non tradì mai il club per l’intera durata della parabola da calciatore, allenandolo pure per un periodo negli anni ’60. Nel 1950 fu promosso capitano dell’Esercito, ma perse i gradi per aver partecipato a una tournée non autorizzata dell’Honvéd in Sudamerica nel ’57. Vestì la maglia dell’Ungheria in 101 occasioni (11 reti), primo magiaro a raggiungere la tripla cifra in fatto di presenze. Bozsik è celebre anche per le sue posizioni politiche, legate all’estrema destra, che gli provocarono continue attenzioni da parte del regime di Rakosi. Ha guidato la Nazionale una sola volta, nel 1974, per un’amichevole contro l’Austria. Mediano destro della Grande Ungheria, scomparve a 53 anni per un attacco cardiaco. Riposa presso il cimitero Farkasréti, a Budapest.

József Zakariás (1924-1971)
Mediano sinistro della Squadra d’Oro, nacque a Budafok che poi venne annessa a Budapest. Visse i migliori anni della carriera nell’MTK. Campione olimpico nel 1952, vincitore della Coppa Internazionale 1948-53 e vice campione del mondo nel 1954. La finale iridata di Berna fu l’ultima delle sue 35 gare in Nazionale, senza reti all’attivo. Diventato allenatore, ha lavorato in patria ed è stato uno dei primi tecnici europei a guidare una rappresentativa africana: avvenne tra il 1961 e il 1967, sulla panchina della Guinea. Morto nel 1971 ad appena 47 anni, quando allenava il Medosz, è stato il primo membro dei Mighty Magyars a scomparire.

László Budai (1928-1983)
Il “numero 11” per antonomasia dell’Aranycsapat. Conosciuto anche come Budai II, ha iniziato nel Ferencvaros dove ha militato fino al 1950. Nel frattempo aveva esordito in Nazionale l’anno prima. Campione olimpico nel 1952, si era già trasferito all’Honvéd dove ha giocato fino al termine della carriera nel 1961. 39 presenze e 10 reti con l’Aranycsapat, prese parte alla Coppa Rimet 1954 e 1958. Nella rassegna svizzera non disputò la finalissima, gli fu preferito Mihaly Toth: Budai giocò contro la Corea del Sud e in semifinale con l’Uruguay. Il suo momento più alto: il poker alla Polonia nel 1950. Morì nel 1983 a 54 anni.

Sándor Kocsis (1929-1979)
Considerato uno dei più micidiali colpitori di testa nella storia del calcio, Kocsis debutta a 17 anni nel Ferencváros. Attaccante dal formidabile fiuto del gol, ne realizza 70 in 89 partite con il primo club e poi esplode nell’Honvéd: 160 presenze e 177 reti. Esordisce con la Nazionale nel 1948 e lascia un clamoroso bottino di 75 segnature in 68 incontri con l’Aranycsapat. Alla Coppa Rimet 1954, che vede l’Ungheria cadere all’ultimo ostacolo, è capocannoniere con 11 gol: nessun magiaro come lui, né prima né poi. Passa al Barcellona, ma inizia la sua parabola discendente: umana in primis. Al culmine di una difficile situazione fisica, decide di togliersi la vita lanciandosi dal terzo piano di un ospedale della città catalana. Aveva 49 anni. Inizialmente sepolto al cimitero di Montjuic, le sue ceneri sono state riportate in patria nel 2012. Riposa nella Basilica di Santo Stefano a Budapest. Oggi, davanti allo stadio del Ferencváros, è presente una statua che lo raffigura e ricorda uno dei più grandi campioni magiari di tutti i tempi.

Nándor Hidegkuti (1922-2002)
Calciatore offensivo di straordinaria intelligenza tattica e prolificità, è passato alla storia per aver incarnato il primo esperimento di centravanti arretrato, appunto “alla Hidegkuti”. Il suo partire diversi metri lontano dall’area, nell’idea vincente di Sebes, consentiva gli inserimenti micidiali dei compagni d’attacco disorientando gli avversari. Nella celebre gara di Wembley (Inghilterra-Ungheria 3-6 del 1953) realizzò 3 reti. Stella dell’MTK, 69 presenze e 39 reti in Nazionale. Allenatore di successo, transitò con ottimi risultati alla Fiorentina (nel 1961 vinse Coppa Italia, Coppa delle Coppe e Coppa delle Alpi). Sul finire di carriera ottenne numerosi allori in Egitto all’Al Ahly. Hidegkuti è morto a Budapest nel 2002, a pochi giorni dall’80° compleanno. Autentico ambasciatore della scuola magiara all’estero.

Ferenc Puskás (1927-2006)
Nato Ferenc Purczeld. Il più leggendario atleta ungherese di sempre, talento sconfinato e capitano dell’Aranycsapat. Mancino mortifero, senso del gol sviluppatissimo, viene considerato uno dei più grandi calciatori della storia. 600 reti ufficiali in carriera (84 in 85 partite di Nazionale) tra Honvéd e Real Madrid, con cui vinse 5 Coppe dei Campioni. Giocò 4 gare nella Spagna, disputando la Rimet ’62. Allenatore giramondo, visse i migliori momenti sulla panchina dell’Olympiacos Pireo all’inizio degli anni ’70. Gravemente malato, è morto nel 2006 a 79 anni. Gli sono stati riservati i funerali di stato, nel giorno di lutto nazionale.

Zoltán Czibor (1929-1997)
Nato a Kaposvár, figlio di un funzionario delle Ferrovie dello Stato, era un attaccante veloce e imprevedibile su e giù la fascia sinistra. Ha legato la sua parabola in patria ai colori di Ferencváros, Csepel e Kispest. 43 presenze e 17 reti in Nazionale, ripara altrove dopo lo scoppio della Rivoluzione d’Ottobre nel 1956. Firma con la Roma, ma i divieti vigenti gli negarono la maglia giallorossa. Aiutato da László Kubala, passò al Barcellona dove si stabilì a fine carriera, prima di rientrare in patria nel 1990. Malato di tumore, è scomparso nel 1997 all’età di 68 anni. Nel 2010, alcune fonti riportarono che Czibor sarebbe stato un agente segreto della Polizia magiara: nome di copertura, Peter Stoyanovits.
ALTRI GIOCATORI
Di seguito l’elenco degli altri giocatori – con almeno una presenza – che hanno giocato nella Nazionale ungherese tra il 10 aprile 1948 e il 14 ottobre 1956, durante la gestione di Sebes.
(* convocati per i Giochi Olimpici 1952, ** convocato per la Coppa Rimet 1954)
Gusztav Aspirany | Gyorgy Babolcsai | Sandor Balogh | Nandor Banyai | Pal Berendi | Janos Borzsei | Dezso Bundzsak | Pal Csernai | Lajos Csordas * ** | Jeno Dalnoki * | Imre Danka | Ferenc Deak | Zoltan Dudas | Bela Egresi | Lajos Farago | Arpad Fazekas | Mate Fenyvesi | Sandor Geller ** | Laszlo Gyurik | Geza Gulyas ** | Sandor Hegyi | Geza Henni | Gyorgy Horvath | Istvan Ilku | Zoltan Jozsa | Bela Karpati ** | Tamas Kertesz | Mihaly Kispeter | Tibor Komaromi | Antal Kotasz | Ferenc Kovacs | Imre Kovacs * ** | Jozsef Kovacs | Karoly Lakat | Ferenc Machos ** | Sandor Matrai | Mihaly Nagymarosi | Geza Olah | Janos Palotai | Peter Palotas * ** | Jozsef Raduly | Laszlo Rakoczi | Ferenc Rudas | Sandor Ruzsa | Lajos Samus | Karoly Sandor | Laszlo Sarosi | Istvan Sipos | Laszlo Szabo | Gyula Szilagyi | Istvan Szimcsak | Ferenc Szojka ** | Ferenc Szusza | Sandor Szucs | Gyorgy Takacs | Gyula Teleki | Lajos Tichy | Ferenc Toth | Gyorgy Toth | Jozsef Toth ** | Mihaly Toth ** | Istvan Turai | Pal Varhidi ** | Istvan Virag | Sandor Zsedely
I RECORD
- La striscia di imbattibilità tra il 4 giugno 1950 e il 4 luglio 1954, lunga 4 anni e un mese, è la più lunga di tutti i tempi.
- Le 27 reti realizzate nel 1954 rappresentano il primato realizzativo assoluto per una Nazionale nella fase finale di un Mondiale.
- Sensazionali pure la media-gol (5.4 per partita) e la differenza reti (+17) in una singola edizione iridata, entrambi da record.
- Prima Nazionale extra britannica capace di battere l’Inghilterra in casa (25 novembre 1953: 3-6).
- Prima Nazionale vittoriosa sul campo dell’Unione Sovietica (23 settembre 1956: 1-2).